Squalo nuota a pochi metri dalla riva: paura tra i bagnanti sulla spiaggia
Squalo nuota a pochi metri dalla riva: paura tra i bagnanti sulla spiaggia. Diverse ore dopo il pesce è stato trovato morto arenato. Secondo studi scientifici, l' aumento della temperatura del mare dovuto ai cambiamenti climatici colpisce tutte le specie, anche i grandi predatori, e può alterare i modelli e le aree di distribuzione e le rotte migratorie degli squaliEcco il video
La stagione balneare sulla spiaggia di Aguamarina, vicino alla popolare località turistica di Orihuela Costa, nella provincia di Alicante in Spagna che si affaccia sul Mediterraneo, è iniziata questo giovedì con un grande spavento. Intorno alle 10:00, un bagnino e un bagnante hanno avvistato un grosso squalo, lungo circa due metri. Subito si è scatenato il pandemonio in acqua con i bagnanti, che tra il terrore e la paura, si sono rifugiati sulla terra ferma. L’animale, per la verità più incuriosito che altro, era lungo quasi 2 metri e mezzo: il predatore si è avvicinato come nulla fosse ed ha iniziando a nuotare indisturbato. Testimoni oculari affermano che anche una donna ha avuto un attacco di ansia quando si è accorta che lo squalo nuotava a pochi metri da dove si trovava lei. Rapidamente, i bagnini fischiarono ai bagnanti di uscire dall'acqua. Precisamente, oggi è iniziato il servizio bagnino sulle spiagge orioliane. I bagnini hanno avvisato la Polizia Locale, e i militari hanno effettuato un raid in zona senza intercettare l’animale, così la bandiera è rimasta verde e alcuni utenti dopo appena cinque minuti dall'evento sono tornati a mettersi in acqua. Solo diverse ore dopo si è saputo che l'animale si è arenato sulla spiaggia di La Caleta, a Cabo Roig. Lo riporta l'account Twitter MeteOrihuela, che ha pubblicato un video in cui si vede lo squalo tra le rocce vicino alla riva, dove alla fine è morto. Secondo studi scientifici, l' aumento della temperatura del mare dovuto ai cambiamenti climatici colpisce tutte le specie, anche i grandi predatori, e può alterare i modelli e le aree di distribuzione e le rotte migratorie degli squali. Dal suo aspetto potrebbe trattarsi di una verdesca, una specie della famiglia degli squali mediterranei. Il biologo Juan Antonio Pujol spiega che l'esemplare, a causa del suo comportamento, sembra avere qualche tipo di problema. Come tutti quelli che abitualmente si avvicinano alla costa, potrebbe aver sofferto di interazione con un altro animale marino, essere stato catturato da un amo e liberato o aver sofferto di qualche malattia. In questo senso afferma che ogni estate gli esemplari di verdesca tendono ad avvicinarsi alla costa, o per questi problemi o lo fanno già morti. Inoltre, Pujol insiste sul fatto che non è un animale pericoloso. La sua dieta è incentrata sul pesce, e "è molto raro che attacchi le persone, tanto meno in questi casi con problemi o malattie". Logicamente, ammette, "trovare un esemplare di queste caratteristiche a riva se si fa il bagno fa impressione, ma bisogna stare calmi, perché non sono aggressivi". Vittime di non pochi pregiudizi (ingiustificati), rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli squali sono tra le specie animali più minacciate dall’uomo. Si tratta di formidabili predatori, che non sono comunque “mangiatori di uomini”, come alcune pellicole cinematografiche vorrebbero far credere; non ci credete? in media, si registrano una sessantina di attacchi all’anno, con un numero di morti al di sotto della decina. Per farvi un esempio sappiate che statisticamente uccidono di più le noci di cocco cadute dalle palme. Per quello che riguarda l’Italia, l’ultimo attacco mortale è stato registrato nel 1989 nel Golfo di Baratti a Piombino, quando Luciano Costanzo, dipendente del porto, fu ucciso e divorato da uno squalo bianco mentre effettuava riparazioni subacquee su un cavo. Ecco l’elenco delle specie di squali presenti nel Mar Mediterraneo ritenute potenzialmente pericolose per l’uomo: Squalo bianco, verdesca, lo squalo mako, squalo toro, squalo volpe, squalo martello e lo squalo bronzo. Si tratta di un animale in genere molto curioso che tende ad avvicinarsi ad altri animali ( compreso l’uomo) raramente con intenzioni bellicose. Esistono alcune regole che occorre seguire se ci si immerge o si fa il bagno in mare, ove si ritiene sia possibile la presenza degli squali. In primis, evitare di fare il bagno se si hanno ferite con perdita di sangue, o nel caso delle donne, non entrare in acqua in presenza del ciclo mestruale. Sappiamo benissimo che lo squalo è attirato dal sangue, e ne percepisce l’odore a distanze di chilometri. Anche gli indumenti chiari sono da evitare: potreste essere confusi con il ventre chiaro di una preda. Per il resto, nuotate tranquilli.