Un filmato inquietante mostra gli ultimi istanti di un passeggero prima di morire in un motore del jet della compagnia Delta
Un filmato inquietante mostra gli ultimi istanti di un passeggero prima di morire in un motore del jet della compagnia Delta. Preoccupazione sollevate per la sicurezza flop all'aeroporto di Salt Lake City nello Utah. Un uomo viola i sistemi di sicurezza ed entra in pista
Da tempo le agenzie di sicurezza degli aeroporti nel mondo andavano sostenendo che avevano trasformato gli scali in fortezze. Tuttavia di recente, il 2 gennaio, un uomo di 30 anni è deceduto in circostanze davvero inusuali all'aeroporto internazionale statunitense di Salt Lake City, nello Stato dello Utah. Il suo corpo si trovava nel motore di un aereo della compagnia Delta Air Lines, parcheggiato nel piazzale dell'aerostazione. La vittima si chiamava Kyler Efinger. A trovare l'uomo privo di vita sono stati gli agenti della polizia del distaccamento dello scalo. Secondo una prima ricostruzione, basata sul resoconto della polizia e sulle comunicazioni del gestore aeroportuale, l'uomo aveva sfondato una porta dell'uscita di emergenza dello scalo. Poi si è messo a correre verso l'estremità sud della pista di decollo dell'aeroporto, dove erano in corso alcune operazioni di sghiacciamento. A quel punto si è infilato in un motore dell'aereo in sosta. Il propulsore era acceso. Gli agenti lo hanno trovato privo di sensi. Inutili i soccorsi, l'uomo è deceduto poco dopo. Ma cosa ha spinto Efinger a nascondersi dentro il motore di un aereo. Secondo quanto ricostruisce l'emittente televisiva americana "Cnn", il direttore di un negozio aveva segnalato l'uomo ai servizi di sicurezza aeroportuale; intorno alle 22:00 era iniziata la ricerca e dopo circa 10 minuti la polizia ha ricevuto l'allerta, perché l'uomo era stato visto fuggire nel parcheggio dei velivoli. La polizia di Salt Lake City ha dichiarato che sta indagando sull'incidente, così come la Federal Aviation Administration, il National Transportation Safety Board e la Transportation Security Administration. Mentre per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una grave falla di sicurezza. Come può essere successo? C'era un complice?. I casi purtroppo, evidenzia sono diversi.