Aguglia imperiale gioca con i bagnanti, si è fatta perfino accarezzare
Aguglia imperiale gioca con i bagnanti, si è fatta perfino accarezzare. E’ successo a Torre Lapillo - Il video. Gli avvistamenti di questo esemplare, simile al Marlin, sono molto rari. Lo Sportello dei Diritti: «Massimo rispetto per le meraviglie che ci circondano»
Sorpresa in spiaggia a Torre Lapillo, marina di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. Avvistato e filmato il 7 ottobre 2024 un piccolo esemplare di aguglia imperiale mentre gioca con i bagnanti a pochi metri dalla riva. Il video, diventato virale, è stato girato nel mare cristallino di Porto Cesareo dove spunta a sorpresa un esemplare, tra lo stupore dei presenti, lungo una quarantina di centimetri. L'avvistamento ha suscitato stupore anche se le acque del Salento non sono nuove ad avvistamenti di rilievo che dimostrano la purezza dell’ambiente. Immagini quelle del video, se non inedite, sono quantomeno rare in quanto l’aguglia imperiale, addirittura, si è fatta persino accarezzare dai bagnanti prima di allontanarsi verso acque più profonde. Si tratta di una specie di grande importanza per la pesca commerciale poichè è un pesce endemico del mar Mediterraneo dove è maggiormente presente nella regione centrale. Un caso singolare, dato che in genere i pesci endemici del Mare nostrum sono piccole specie costiere e bentoniche e non grandi animali pelagici. L’aguglia imperiale (Tetrapturus belone), il pesce reso celebre da Ernest Hemingway ne Il vecchio e il mare, è un grosso pesce di mare della famiglia Istiophoridae che assomiglia più che al pesce spada al marlin oceanico. Da adulto può raggiungere anche i due metri di lunghezza e i 50 chili di peso. È da sempre ben conosciuto nella regione dello stretto di Messina mentre era molto meno comune negli altri mari italiani. Da qualche anno ha ampliato verso nord il suo areale probabilmente in seguito al fenomeno della meridionalizzazione del mar Mediterraneo. È una specie migratoria e compare negli stessi luoghi sempre nello stesso periodo. Il suo modo di vita è tipicamente pelagico, vive al largo in acque aperte senza nessun rapporto con il fondo e si trova solo occasionalmente vicino alla costa. E’ un’ambitissima preda dei pescatori d’altura. «Nessuno pensi di pescarla» è il monito di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. «L’avvistamento dell’aguglia imperiale ci invita al massimo rispetto per le meraviglie dell’ambiente che ci circonda. Quell’avvistamento è stato un fuori programma che i testimoni difficilmente dimenticheranno».